“Ma cosa mi sono messa in testa!”

“Ma cosa mi sono messa in testa!”

“Ma cosa mi sono messa in testa!”
Bella come esclamazione vero?
Ma non è solo un’esclamazione, bensì il titolo di un libro pubblicato in questi giorni con il sostegno dell’A.N.D.O.S.
Si tratta di un viaggio semi-serio attraverso la comunicazione straordinaria che può incontrare chi si trova ad indossare una parrucca.

L’autrice, Arianna Lorenzetto, si occupa di comunicazione da oltre due decenni.
Vari i mondi esplorati. Inizia giovanissima la sua avventura nella comunicazione con le emittenti radiofoniche private per passare poi al mondo televisivo, ideando e conducendo programmi anche per l’infanzia. Durante il suo percorso formativo fa un’incursione per circa un decennio nell’editoria per ragazzi passando poi attraverso la cronaca locale che cura per la carta stampata. È caporedattore e coordinatore editoriale. Copywriter per il settore bancario, attualmente lavora presso un istituto di credito come responsabile del marketing, della comunicazione e delle relazioni esterne.
La incontriamo nella nostra sede e piacevolmente ci racconta: “Questo libro non vuole essere un trattato sull’argomento ma viene proposto per valutare anche l’invalutabile. Succede nella vita di essere alle prese con gli altri in contesti del tutto inaspettati. Ecco, qui sta la storia o meglio le storie narrate nel libro. Mi sono trovata a fronteggiare una situazione del tutto imprevedibile. Mi sono trovata a gestire una comunicazione con un elemento estraneo, che viene utilizzato per lo più dai rapinatori o dagli attori: la parrucca. Ai giorni nostri, dunque, chi indossa una parrucca non per scelta ma per cercare di trovare un minimo di normalità ad una situazione che normale non è, trova un mondo sconosciuto in termini di comunicazione. La comunicazione è il nostro biglietto d’ingresso per il mondo. Grazie ad essa ci mostriamo e ci presentiamo agli altri, incontriamo le persone entrando più o meno in empatia. Essere consapevoli del contenuto e della relazione che le parole che pronunciamo portano con sé ci aiuta a creare rapporti interpersonali sostanziali e lineari. Ma oltre al linguaggio, tutto il nostro corpo e la nostra espressività ci permettono di andare oltre le apparenze”. L’autrice continua soffermandosi sugli aspetti inaspettati delle relazioni interpersonali: “Quando il nostro corpo comunica con qualcosa che non ci appartiene veramente, le situazioni possono subire delle modifiche. Così, con una parrucca in testa (ma magari anche con un naso rifatto, con un seno finto, ecc.) le relazioni assumono delle pieghe talvolta inaspettate e permettono di scrutare l’interlocutore quasi dal di fuori. È un po’ come se ci fossero due entità: tu senza e tu con (parrucca). Ma anche situazioni così particolari, con tutto il bagaglio di sofferenza che stanno a significare, possono trasformarsi in sorriso. Un sorriso che alle volte si fa più esplicito e quasi sfacciato, altre volte leggero e soave. In ogni caso, un sorriso utile per affrontare situazioni non certo facili”.
L’introduzione del libro è stata scritta dal Direttore generale Azienda Ulss 5 dott. Giuseppe Cenci che così scrive: “L’autice crea una sorta di complicità al femminile per l’aspetto puntuale e attento, del vivere quotidiano. Il messaggio è diretto e spontaneo: Io ci sono e sono ancora più affascinante di prima, nonostante la parrucca che indosso, dopo l’intervento subito. Una figura forte come solo le donne possono essere, coniugata, madre di famiglia, arrivata professionalmente, fiduciosa nella vita, fiduciosa nella gestione della malattia e delle terapie, fiduciosa nel futuro. La bellezza di Arianna, risiede nell’autenticità delle relazioni interpersonali che si creano attorno a lei. Arianna comunica. Il suo corpo comunica. Arianna incontra. Tutto gira attorno a quel copricapo indossato per migliaia di anni: la parrucca, che va a coprire o a scoprire parte di sé. Aneddoti talvolta paradossali, che fanno sorridere, vedono la partecipazione delle più svariate figure, in relazione ad Arianna e alla sua parrucca: dal politico, al manager, al frate, al panettiere, alla cameriera, al regista teatrale, alla commessa, al tassista e a molti altri.
Invito ad immergersi in questo scorrevole testo, dalle molte note colorate che sorprenderà per la forza e l’ironia con la quale viene affrontata una situazione così profondamente personale”.
La presidente A.N.D.O.S. Ovest Vicentino, signora Piera Pozza, così conclude: “Quando mi sono trovata a leggere il manoscritto di Arianna ho sentito un brivido: il testo poteva essere d’aiuto a tante di noi. Leggendo i racconti ironici ma anche interiormente molto profondi, ho pensato che l’opera doveva essere diffusa più capillarmente possibile tanto che ho iniziato a prestare le fotocopie a destra e a manca. Il risultato è stato un entusiasmo così contagioso da farmi pensare alla pubblicazione del libro. Così, con i sorrisi che l’autrice ama sempre dispensare ho capito che anche il suo obiettivo era quello di provare a diffondere la ricerca di quella forza interiore insita in ciascuna di noi, indispensabile per poter proseguire il proprio cammino con la forza e con il sorriso. Dopo la lettura del libro, che potrete trovare anche in sede Andos, Arianna ed io aspettiamo le considerazioni di tutti!”.

Dal Giornalino dell’ANDOS 2013.

Per chi fosse interessato all’acquisto del libro rivolgersi direttamente in sede Andos. Tel. 0444 708119.